Il diritto del contribuente alla restituzione dei costi sostenuti per le garanzie rilasciate ai fini dell’esecuzione dei Rimborsi IVA

Con l’ordinanza del 28/02/2020, n. 5508, la Corte di Cassazione ha stabilito che il contribuente che presenti istanza di Rimborso IVA dal periodo 2017 mediante il rilascio di garanzie, ha diritto ad un indennizzo dell’importo garantito per ogni anno di durata della garanzia.

Tale indennizzo, a titolo di ristoro, è riconosciuto per la perdita patrimoniale in capo al contribuente derivante dall’obbligo di prestare una fidejussione e la Cassazione ha chiarito, facendo riferimento all’art. 8 della Legge n. 212/2000 (Statuo del Contribuente), che l’interpretazione adottata è giustificata in chiave adeguatrice al diritto unionale.

Difatti, a seguito della procedura di infrazione n. 2013/4080 avviata dalla Commissione Europea nei confronti dell’Italia per violazione dei tempi di durata (troppo lunghi) e per l’eccessiva severità delle condizioni richieste al Contribuente, relative alle procedure di Rimborso IVA, il Legislatore è intervenuto con l’art. 7 della Legge n. 167 del 20/11/2017 (Legge europea 2017) prevedendo un rimborso “forfetario” dei costi di garanzia sui rimborsi IVA richiesti dal 2018 (per l’annualità 2017).

D’altronde, anche durante il lunghissimo iter legislativo emergeva la necessità di riportare equità tra Contribuente e Amministrazione Finanziaria. Tra i passaggi più significativi si registra la seduta di Assemblea n. 614 del 29/10/1999:

Di particolare rilievo risulta, altresì, il nuovo comma 4 dell’articolo 8 che stabilisce l’obbligo di rimborso, da parte dell’amministrazione finanziaria, del costo delle fideiussioni richieste per ottenere la sospensione del pagamento – altra vessazione che fino ad ora ha sempre imposto l’amministrazione finanziaria -, la rateizzazione o il rimborso dei tributi versati.

Stante il modesto parametro stabilito dal Legislatore, è sempre utile verificare l’effettività dei costi ai quali il Contribuente va incontro per la richiesta delle garanzie qualificate che l’Agenzia delle Entrate richiede per l’esecuzione del Rimborso IVA.

I ristori diverranno “attuali” non prima del 2024, ma vale la pena iniziare a cimentarsi in questo nuovo contesto, quantificando correttamente i costi di garanzia.

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